ArchiPills| U.S. Olympic and Paralympic Museum
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Ma l'emozione del grande evento ha avuto occasione di essere comunque celebrato grazie all'inaugurazione del Museo americano dei Giochi Olimpici e Paralimpici, già lo scorso 30 luglio.
Nato come omaggio ai movimenti olimpici e paralimpici degli atleti statunitensi, si è sviluppato dall'idea di un comitato composto principalmente da atleti paralimpici, che ne è poi diventato il vero promotore per la realizzazione dell'esposizione permanente, fornendo gli input principali per la progettazione di un museo assolutamente d'avanguardia.
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Il tiratore paraolimpico Mike Tagliapietra e l'atleta Matt Simpson sono stati i principali fautori dell'impresa contribuendo a dare gli spunti adatti per la realizzazione di un'architettura davvero inclusiva. I due atleti hanno infatti permesso ai progettisti di immedesimarsi in quelle che potrebbero essere le difficoltà da parte di persone con disabilità per poter visitare un museo.
“Ricordo che la prima cosa che ho detto loro è stata, per favore, di non mettere il tappeto nel museo. Rende difficile spingere la carrozzina ”, ha detto Tagliapietra.
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Questa fantastica architettura contemporanea è stata realizzata dalla società d'architettura Diller Scofidio + Renfro, che ne ha seguito la progettazione per ben sei anni di lavoro.
Con i suoi 5mila metri quadrati, il museo è sito ai piedi delle Montagne Rocciose a Colorado Springs, già sede del United States Olympic Training Center, il nuovo Museo diverrà il punto di riferimento per la nuova City for Champions District (nuovo complesso, composto da quattro progetti, disposti in punti differenti della città con l'intento di migliorare la qualità della vita dei residenti e l'esperienza turistica dei visitatori di Colorado Springs), formando un nuovo asse che collegherà il centro della cittadina americana di Colorado Springs all'America the Beautiful Park con l'ovest del paese.
Come detto, l’obiettivo del museo è celebrare in modo iconico la storia dei Giochi e le gesta degli atleti degli Stati Uniti, e per farlo si propone come un luogo completamente inclusivo e rivolto a ogni necessità dei visitatori, oltre a essere un oggetto architettonico affascinante, con importanti dettagli che richiamano la storia del Novecento.
Ispirato dall'energia e dalla grazia degli atleti e dai valori inclusivi dell'organizzazione; i quattro volumi poligonali a petalo si connettono fra loro, intersecandosi, uniti da una rampa che rappresenta l’elemento architettonico principale del percorso museale. Con un’evidente ispirazione derivante dal progetto di Frank Lloyd Wright per il Guggenheim Museum di New York (1943), la rampa è larga 1,8 metri ed è pensata per accogliere due persone affiancate, anche nel caso di visitatori in carrozzina.
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La rampa collega fra loro gli spazi del museo, che va visitato dall’alto verso il basso: all’accesso, infatti, le persone vengono condotte all’ultimo piano dell’edificio e cominciano un percorso a scendere, attraverso le aree espositive che raccontano la storia dei Giochi e i trionfi dei team e degli atleti americani.
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La forma dinamica dell'edificio permette ai visitatori di scendere e visitare le gallerie in un percorso continuo. Questa particolare struttura organizzativa principale, consente al museo di classificarsi tra i musei più accessibili al mondo, assicurando che i visitatori con e senza disabilità possano condividere la stessa esperienza, senza nessuna limitazione.
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Gli spazi interni sono ampi, aulici e luminosi, e si sviluppano su quasi 2mila metri quadrati di gallerie espositive. L'interno del vertiginoso atrio, alto 12 metri è illuminato tramite un grande lucernaio dal quale la luce filtra colpendo i pannelli interni caratterizzati da piccoli fori.
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I quattro balconi, ad alteza variabile, che si affacciano sull'atrio riorientrano i visitatori in questo spazio centrale, mentre si muovono attraverso le gallerie. Ogni balcone offre una ipotetica rappresentazione visiva di quella che potrebbe essere un salto olimpico da record. Il balcone più alto misura 8,90 metri, altezza pari all'attuale record di salto in lungo, stabilito nel 1968 dall'olimpionico Bob Beamon.
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La strategia dell'illuminazione funge anche da orientamento, orientando i visitatori verso l'atrio e collocandoli lungo una traiettoria che si muove attraverso le gallerie, che presentano mostre interattive, progettate da Gallagher Associates.
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Una grande particolarità è poi conferita anche dalle tecnologia con cui è stata realizzata la facciata. Questa infatti, è composta da oltre 9.000 pannelli di alluminio a forma di diamante anodizzato piegato, ciascuno unico per forma e dimensioni. La pelle tesa avvolge quattro volumi simili a petali sovrapposti che si avvolgono a spirale attorno alla struttura interna. Ogni pannello metallico è animato dalla straordinaria qualità della luce a Colorado Springs, producendo sfumature di colore e tonalità che conferiscono all'edificio un ulteriore senso di movimento e dinamismo.
All'esterno, lo spazio per eventi di 400 metri quadrati offre una vista panoramica che spazia dal centro di Colorado Springs alle Montagne Rocciose. Lo spazio può anche aprirsi su una terrazza esterna adiacente di 150 piedi quadrati.
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Caffetteria e sala didattica: un bar di quasi 900 metri quadrati con una zona pranzo esterna di 120 metri quadrati è attrezzato per ospitare un ristorante a servizio completo e programmi educativi, fornendo uno spazio di incontro flessibile attraverso la piazza dall'edificio principale del museo. Il tetto paesaggistico del caffè mostra le piantagioni autoctone che esprimono il cambiamento delle stagioni.
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INFO UTILI
Studio di progettazione:
Fotografie:
Photo Gallery by ArchDaily: https://bit.ly/3mfwILR
Fonti:
- Gian Luca Pasini, -373 giorni alle Paralimpiadi di Tokyo, in incodaalgruppo.gazzetta.it, 16 Ago 2020, https://bit.ly/3oKhm3N;
- Antonio Cunazza, Il nuovo Museo americano dei Giochi Olimpici e Paralimpici è davvero bellissimo, in archistadia.it, https://bit.ly/3qSPEnj
- Paula Pintos, US Olympic and Paralympic Museum/Diller Scofidio + Rendro, in ArchDaily.it, 29 Lug 2020, https://bit.ly/3mfwILR;
- architonic.com, US Olumpic and Paralympic Museum, https://bit.ly/2Kqlp6A;
- Kat Barandy, diller scofidio + renfro completes its spiraling US olympic & paralympic museum in colorado, in designboom.com, 29 Lug 2020, https://bit.ly/3gIu6Fe.
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