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Storia dell'Arte| Cap.5 Arte Egizia

Storia dell'arte  Arte Egizia Faraone Tebe Menfi Piramidi
fonte immagine

La civiltà egizia nasce e si sviluppa lungo il "Gran Padre Nilo", un dei fiumi più lunghi del mondo, che per gli Egizi ha sempre rappresentato la principale fonte di vita e ricchezza, oltre che la migliore e più rapida via di comunicazione.

Storia dell'arte  Arte Egizia Faraone Tebe Menfi Piramidi
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Questa civiltà, di cui sembra di conoscere molto, grazie alla gran quantità di reperti sparsi in tutti i musei del mondo e alla grandiosità delle sue architettura, pare invece destinata a riservarci ancora sorprese. Sono infatti oltre tremila i siti, ignoti persino alle fonti, da riportare ancora alla luce e la cui presenza sotto la sabbia è stata rivelata grazie all'esplorazione satellitare con fotografie ad infrarosso.

breve excursus storico-politco...

La storia egizia è scandita in base alle trentuno dinastie di faraoni che si sono via via succedute al potere dal 3007 a.C. al 30 a.C., determinando almeno quattro grandi periodi di splendore artistico e culturale:

- Periodo Arcaico e Predinastico (dal Paleolitico al 3000 a.C.)

Il paese si presenta diviso in Basso Egitto, più ricco ed evoluto, e Alto Egitto, militarmente più aggressivo. Si succedono vari re (o capi tribù) per ogni città (o per ogni villaggio).
Con l'unificazione di Alto e Basso Egitto (periodo protodinastica 3007-2682 a.C.) inizia il periodo delle Dinastie Faraoniche (Epoca Thinità). La capitale è Menfi, nel Basso Egitto.

- L'Antico Regno o Età delle Piramidi (2850-2200 a.C.)

Si consolida l'unità politica tra Alto e Basso Egitto e si impone la figura del Faraone, che diviene il vero fulcro della società egizia. È questo il periodo in cui si intraprende la costruzione delle prime piramidi. La capitale continua ad essere Menfi.
Con le lotte di successione fra dinastie del Basso e dell'Alto Egitto (2191-2119 a.C.) con conseguente dissoluzione dell'unità e sdoppiamento della capitale, una a Menfi a Nord e l'altra a Tebe a Sud.

 - Il Medio Regno o Primo Impero Tebano ( 2119-1793 a.C.)

Periodo caratterizzato dalla ricomposizione dei dissidi tra Alto e Basso Egitto. Si riafferma quindi l'unità politica e militare dello Stato con l'acquisizione dei territori fino alla Bassa Nubia. Unica capitale rimane Tebe.
Ma nel periodo intermedio intermedio (1793-1550 a.C.) si genera una nuova rottura dell'unità politica e territoriale dell'Egitto, invaso da dominatori stranieri di provenienza asiatica (Hysis), e quindi in consequenziale trasferimento della capitale a Avaris, sul Delta. 
Il periodo è caratterizzato da una generale decadenza della cultura, della vita sociale e delle arti.

- Il Nuovo Regno o Secondo Impero Tebano - l'Età dei Templi (1550-1069 a.C)
Il Nuovo Regno vede la definitiva cacciata degli Hyksos e l'ultima riunificazione dell'Egitto.
È il periodo di massima espansione politica e territoriale. La capitale, dopo un breve trasferimento ad Akhetaton (odierna Tell el-Amarna) ritorna a Menfi e poi a Tanis, sul Delta.

ritorniamo a parlare dell'arte...
Storia dell'arte  Arte Egizia Faraone Tebe Menfi Piramidi
Nebamon a caccia, 1430 a.C. ca. Dalla Tomba dello Scriba Nebamon, Necròpoli di Sheikh Abd el-Qurna, Tebe.
Tempera su intonaco di stucco. Londra, British Museum. fonte immagine

L'Arte Egizia costituisce uno dei fenomeni più straordinari e irripetibili di tutta la storia dell'uomo. Per circa tre millenni, infatti, essa ha saputo conservare caratteristiche proprie, autonome e ben riconoscibili, rimanendo sostanzialmente uguale a se stessa e quasi indifferente agli influssi esterni. 

Tale continuità, basata soprattutto sul rispetto delle tradizioni, sulla ripetizione di schemi, forme e temi consueti e già collaudati, può essere spiegata sia con lo stretto legame esistente tra arte e religione, che con la stabilità del potere politico e religioso nel corso del tempo.

Anche l'Arte Egizia presenta dunque caratteri e finalità essenzialmente religiosi. Architettura, pittura e scultura, infatti sono sempre finalizzate a onorare gli dei o il faraone (ritenuto anch'egli di natura divina), nella consapevolezza che solo in questo modo sarebbe stato possibile conseguire l'immortalità dopo la vita. L'Arte Egizia dovendo manifestare valori di eternità e grandezza, al di là degli avvenimenti terreni, deve seguire dei canoni precisi. È un'arte destinata soltanto agli dei e ha, quindi, un carattere simbolico: le sue regole vengono trasmesse da maestro ad allievo, senza lasciare alcuno spazio all'interpretazione personale e alla rielaborazione.

Storia dell'arte  Arte Egizia Faraone Tebe Menfi Piramidi
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Accanto al culto delle divinità. grande importanza è riservata al culto dei morti poiché gli Egiziani credono in una vita ultraterrena e ritengono che nelle tombe prosegua in eterno la vita del defunto. A tale scopo vi ripongono vasellame, monili, oggetti d'uso quotidiano e ne decorano le pareti con pitture in ricordo delle attività quotidiane. A tale fine, durante il Medio Regno si mette a punto il procedimento della mummificazione allo scopo di preservare il corpo del defunto dalla composizione...ma ne parleremo fra qualche post.

Fonti:

- Giorgio Cricco, Francesco Paolo Teodoro, Itinerario nell'arte, Dalla Preistoria a Giotto, Vol1, Bologna, Zanichelli, 2016, pag. 19;
- didatticarte.it, 2. Arte Egiziahttps://bit.ly/3NwMS2e

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