Storia dell'Arte| Cap.4.3 I Babilonesi - La Porta Išhtar
La Porta Išhtar - fonte immagine |
Nella seconda parte dell’impero babilonese, sotto il re Nabucodonosor II, Babilonia conobbe un grande periodo di splendore e un’intensa attività edilizia (ne abbiamo già parlato qui).
A quell’epoca la città si estendeva sulle due rive dell’Eufrate, circondata da una cinta muraria di quasi 18 km per consentire ai cittadini di rifugiarsi al suo interno in caso di necessità; su questa cinta muraria si aprivano otto porte dedicate a diverse divinità.
Ricostruzione 3d della "Nuova Babilonia" in evidenza la Porta Ishtar - fonte immagine |
La principale e più famosa è la splendida porta di Ishtar, dea dell'amore e della guerra, (14 metri di altezza per 10 di larghezza) nel 575 a.C. Era la porta di partenza delle processioni religiose che dall’arco di trionfo percorrendo la Via delle Processioni collegava il tempio del dio Marduk alla Casa delle Feste, fiancheggiando uno dei lati del palazzo reale.
L'enorme struttura, delimitata da quattro poderosi torrioni merlati, è oggi in parte ricostruita al Pergamonmuseum (Vorderasiatisches Museum) di Berlino.
Riproduzione della Porta Ishtar al Pergamonmuseum (Vorderasiatisches Museum) di Berlino |
Era una doppia porta, che attraversava entrambe le cinte murarie, ed era fiancheggiata da due torri, poste in posizione avanzata. Sulle pareti della struttura si trova una straordinaria decorazione in bassorilievo, con rappresentazioni floreali e file alternate di tori (animali sacri al dio Adad)e di draghi, mitici animali squamati con testa e coda di serpente, corpo e zampe anteriori di leone e zampe posteriori d'aquila (emblemi del dio Marduk).
Riproduzione della Porta Ishtar dettaglio decorativo fonte immagine |
Riproduzione della Porta Ishtar dettaglio decorativo Tori, simbolo del dio Adad - fonte immagine |
Riproduzione della Porta Ishtar dettaglio decorativo Draghi, simbolo del dio Marduk - fonte immagine |
Tale sistema decorativo è realizzato con maioliche fatte di lapslazzulo e rivestite con ceramica invetriata: le figure sono in colore bianco e giallo mentre lo sfondo totalmente blu. Sulla base della tecnica decorativa sono state individuate tre fasi successive: nella prima le figure degli animali sono modellate a rilievo su mattone non smaltati, nella seconda i soggetti sono dipinti su mattoni smaltati, infine, nella terza draghi e tori sono prodotti a rilievo su mattoni smaltati; tutto questo è realizzato nella parte anteriore del cancello. I cancelli sono alti 11,5 metri di altezza e hanno una vasta anticamera nella parte meridionale.
Riproduzione della Porta Ishtar al Pergamonmuseum (Vorderasiatisches Museum) di Berlino |
Per anni fu considerata anche una delle stette meraviglie del mondo ma poi fu sostituita dal Faro di Alessandria.
Fonti:
- Giorgio Cricco, Francesco Paolo Teodoro, Itinerario nell'arte, Dalla Preistoria a Giotto, Vol1, Bologna, Zanichelli, 2016, pag. 15-16;
- Gaia Gherardini, Porta di Ishtar, in arteopereartisti.it, 16 Apr 2018, https://bit.ly/3GzVekY
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