Storia dell'Arte| Cap.5.2.1 Arte Egizia - I Sarcofagi dipinti
La decorazione dei sarcofagi rappresenta uno specifico e particolarissimo aspetto della pittura egizia. Affinché lo spirito vitale del defunto non si disperdesse con la morte, si credeva che, conservando il corpo mediante mummificazione, questo potesse continuare ad accogliere la propria componente immortale per tutta l’eternità. Questo è il motivo per cui nella cultura egizia il sarcòfago ( dal greco sarx, carne, e fago, mangio, consumo) assume importanti significati religiosi.
Formato da un cassone, simbolo della terra, e dal coperchio, simbolo del cielo, esso a seconda dei periodi e del rango del defunto, poteva assumere varie forme ed essere realizzato in legno, pietra o addirittura in oro.
Ciò che accumunava tutti i sarcofagi era comunque la decorazione pittorica che li ricopriva interamente, spesso anche all’interno.
Su di essi venivano infatti riportate formule funerarie, preghiere e rappresentazioni inerenti ai riti dell’imbalsamazione o all’incontro con gli dei dell’aldilà.
Sarcofago di Hennettawy, ca 1000-945 a.C. Tempera su legno stuccato a gesso, altezza 203 cm. New York, The Metropolitan Museum of Art. Veduta del sarcofago esterno |
Il grande Sarcofago di Hennettawy, oggi al Metropolitan Museum di New York, è un esempio fra i più significativi e meglio conservati. In effetti si tratta di tre sarcofagi racchiusi uno dentro l’altro, secondo una pratica molto diffusa nell’antico Egitto. Risalenti circa al 1000-945 a.C., sono realizzati in legno e presentano laa caratteristica forma antropoide )dal greco ànthropos, uomo), cioè ricalcante le fattezza di massima del corpo umano.
Sarcofago di Henettawy, veduta dei sarcofagi interni |
Su tutti è dipinta simbolicamente la mummia della defunta, una giovane cantante rituale di Amon-Ra, riccamente acconciata e ingioiellata, con le braccia incrociate, il pettorale ben augurante e la caratteristica maschera funebre che copre il volto, al fine di presentare agli dèi un’identità sempre cera e incorrotta.
Sarcofago di Henettawy, particolari
Il resto del corpo, dipinto a imitazione della bendatura, è finemente decorato con scene rituali (le dee Iside e Nefti che piangono la defunta e il dio Anubi, in forma di sciacallo, che ne favorisce l’ingresso all’aldilà) intercalate da numerosi riferimenti simbolici e rituali quali le ali e l’occhio di Horus, il disco solare, lo scarabeo sacro e varie formule funerarie tratte dal Libro dei Morti.
Fonti:
- Giorgio Cricco, Francesco Paolo Teodoro, Itinerario nell'arte, Dalla Preistoria a Giotto, Vol1, Bologna, Zanichelli, 2016;
- E.H. Gombrich, La Storia dell'Arte, Phaidon, 2021;
- didatticarte.it, 2. Arte Egizia, https://bit.ly/3NwMS2e
- E.H. Gombrich, La Storia dell'Arte, Phaidon, 2021;
- didatticarte.it, 2. Arte Egizia, https://bit.ly/3NwMS2e
____________________
Se questo post ti è piaciuto puoi:
🔸
Scrivermi le tue impressioni in un commento qui sotto
🔸
Inoltra questo articolo ai tuoi amici
🔸
Non dimenticarti di lasciare un like al post su instagram
✨Grazie✨
____________________
Commenti
Posta un commento