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Storia dell'Arte| Cap.6.1 Creta, il Palazzo di Cnosso

 Il palazzo di cnosso

Il Palazzo di Cnosso è certamente l'opera più maestosa e colossale che gli antichi abitanti di Creta ci hanno lasciato. Infatti, la società cretese è detta palaziale in quanto la vita sociale, politica ed economica ruota attorno a questo grande edificio e tuttavia a Cnosso non mancavano posti magici e straordinari anche al di fuori del palazzo.

La civiltà minoica nasce intorno 3000 a.C. e nel 2600 a.C. esistono già prove di contatti con la civiltà dell'antico Egitto. Nel 2000 a.C. vengono costruiti i primi palazzi che verranno distrutti da terremoti intorno al 1700 a.C. 
Nel 1700 a.C. inizia l'epoca neo-palaziale che è l'epoca che inizia ad allinearsi con la costruzione di Cnosso e del suo palazzo. Infatti, tra il 1700 a.C. e il 1500 a.C. la civiltà cretese, conosce il suo periodo di massimo splendore. I commerci raggiungono la massima espansione, infatti, i cretesi sono ottimi navigatori e l'Egeo è praticamente sotto il loro controllo. Vi sono forti e intensi rapporti commerciali con la Grecia, con l'Egitto e con l'Anatolia, però tutto questo ebbe termine intorno al 1450 a.C., periodo nel quale Cnosso decadde, forse per un forte terremoto e la conquista micenea. Così fine alla civiltà cretese.

Il palazzo di Cnosso continuò ad esistere, ma negli anni compresi tra il 1450 a.C. E il 1300 a.C. perse con il tempo la sua importanza. Cnosso divenne una città greca in epoca classica e venne poi conquistata dai romani, ma il palazzo e la gloria della civiltà minoica erano soltanto un ricordo già allora. Fu Sir Arthur John Evans durante la prima metà del ventesimo secolo, a intraprendere campagne di scavo che contribuirono a far tornare alla luce i resti del palazzo di Cnosso. Evans mise in atto anche una massiccia opera di restauro e di ricostruzione che è ancora oggetto di discussione ai giorni nostri. Evans, inoltre, era convinto di aver trovato il labirinto del re Minosse e da questa convinzione attribuì lui stesso il nome di questa civiltà, porta ancora oggi civiltà minoica.

Cnosso, palazzo o labirinto?
Vista del Palazzo di Cnosso

Ovviamente è un palazzo quello che si trovava a Cnosso, il più grande e prestigioso Creta. Ma allora perché è nata la leggenda del re Minosse e del labirinto? Perché, come potete vedere all'interno questo palazzo sembra davvero labirinto perché si è sviluppato in maniera disordinata attorno al grande cortile centrale. Non presenta strutture regolari che siamo abituati a vedere nell'arte greco romana, ma agglomerati irregolari, che certamente contribuiscono ad accrescere il fascino di questo palazzo e tuttavia chiamarlo palazzo è altrettanto un dato ipotetico e improprio, in quanto l'esistenza di un palazzo è strettamente connessa alla presenza di una dinastia reale, cosa che ancora non è stata provata, per quanto riguarda la civiltà minoica cretese. 
Ma allora cos'è il palazzo di Cnosso? 
Possiamo provare a farci un'idea attraverso le ricostruzioni 3D che negli ultimi anni sono state fatte e che riproducono gli interni e rappresenta le pitture più o meno nelle zone dove sono stati rinvenuti i resti e i frammenti.

Le caratteristiche del palazzo
Il Palazzo aveva delle fondazioni molto robuste, infatti proprio grazie alla solidità di queste, è ipotizzabile che esso possa aver raggiunto i 5 piani di altezza. Notiamo spesso anche delle grandi aperture rettangolari o quadrangolari (simili a quelli che in epoca romana chiameremo inpluvium) all'interno del palazzo e assicuravano un'adeguata ventilazione e un'ottima illuminazione degli ambienti.
ricostruzione del palazzo di Cnosso vista dall'alto
ricostruzione del palazzo di Cnosso vista dall'alto
Enormi lastre di pietra costituivano le fondazioni dell'edificio e ancora oggi è possibile vederle in alcuni punti del complesso palaziale. Le stanze erano ampie e luminose, le mura erano spesso decorate o dipinte, e i dipinti, raffiguravano quasi sempre scene di vita quotidiana a differenza delle pitture di tante altre civiltà, antecedenti o successive, che rappresentavano invece principalmente delle divinità.
creta palazzo di cnosso colonne minoiche
Colonne minoiche
Le colonne i pilastri sono certamente altri elementi distintivi del palazzo e infatti le colonne minoiche non presentavano scanalature e molto probabilmente erano spesso di colore rosso dominante, comparti di blu o blu dominante o parti di rosso. Si giunse a questa conclusione grazie ad alcune rappresentazioni pittoriche che raffigurano queste colonne in queste tonalità.

Le varie aree del Palazzo
L'ingresso nord del palazzo di Cnosso e forse l'ingresso più famoso in quanto è quello ancora oggi più facilmente riconoscibile. Nella ricostruzione è visibile anche un affresco rinvenuto ad Akrotiri per mettere in evidenza il forte legame tra l'antica civiltà di Santorini e quella di Creta. L'ingresso Nord veniva utilizzato probabilmente come transito delle merci dai mercanti, da amministratori o per concludere affari.
planimetria palazzo di cnosso

L'ingresso sud era davvero notevole e doveva essere splendido con la sua monumentale scala, la quale era collegata a un viadotto che permetteva di attraversare il fiume Cairate. 

L'ingresso est era composto da due entrate, una delle quali veniva utilizzata dagli artigiani che nelle vicinanze dell'ingresso potevano disporre di un proprio quartiere, il quartiere degli artigiani. L'ingresso ovest del palazzo veniva utilizzato dai cortei religiosi che giungevano all'esterno del palazzo, nella cosiddetta area teatrale, vicino all'ingresso ovest and viera un altro importante cortile oltre a quello centrale che vedremo tra poco il cortile ovest, dove vi erano delle strutture utilizzate per immagazzinare grano o altri prodotti. 
Veduta aerea del palazzo di Cnosso(1700-1400 a.C circa )scoperto e restaurato da Sir Arthur Evans.
Veduta aerea del palazzo di Cnosso(1700-1400 a.C circa) scoperto e restaurato da Sir Arthur Evans.
Il grande cortile era il cuore pulsante del Palazzo di Cnosso ed era a forma rettangolare e grazie ad esso le persone potevano accedere a tutte le stanze principali e alle zone importanti del palazzo. All'interno del grande cortile vi era una facciata dove si concentravano ambienti religiosi e civili molto importanti.

Insomma, il Palazzo di Cnosso era davvero un ambiente multifunzionale, uno degli ambienti che possiamo subito notare è la facciata del tempio tripartito, un ambiente religioso dotato al suo interno di stanze e nel tempio tripartito venivano svolte libagioni e venivano fatte offerte alle divinità.
Un altro ambiente visibile, maestoso, era il portico con scalini che era sorretto da una grande colonna ed era dotato di una grande scala grazie alla quale era possibile accedere a zone di rappresentanza e di ricevimento. 
il palazzo di Cnosso la sala del trono
La sala del Trono
Probabilmente gli interni più affascinanti del grande cortile del palazzo sono quelli della sala del trono nei quali si trovano due grandi stanze, una sala del trono dell'ipotetica regina sulla base della ricostruzione di Evans e una sala del trono del re, nella quale vi erano dei Grifoni dipinti con colori sgargianti e pieni di vita e imponenti troni di Alabastro, occupavano il centro delle stanze. 
Grifoni dipinti nella sala del trono palazzo di cnosso
Grifoni dipinti nella sala del trono
Santuari, magazzini e un bagno lustrale completavano questa sezione del palazzo. 

Il quartiere degli artigiani si trovava nella zona est del palazzo e, data l'importanza dei commerci per la civiltà cretese, era certamente un punto nevralgico all'interno del quale veniva prodotto pregevole vasellame e ceramiche, come quelle rinvenute nelle quali spesso vengono rappresentati animali, come polipi o motivi dai colori brillanti e vivaci scene di vita quotidiana. 
Esempi di ceramiche minoiche, conservate al  Museo Archeologico di Heraklion
Esempi di ceramiche minoiche, conservate al  Museo Archeologico di Heraklion
La grande scala si trovava nella cosiddetta zona residenziale che si trovava a sud ovest del palazzo, la scala aveva un accesso al cortile centrale e collegava i vari piani della zona reale.
La zona residenziale si trovava a sud est del palazzo ed è probabilmente quella dove si concentravano più dipinti basti alzare al celeberrimo affresco della Taurocatapsia, nella quale si vedono due donne o un uomo intenti a praticare un antico gioco minoico, il salto del toto o al cosiddetto principe dei Gigli.
salto del toro (o taurocatapsia)
scena del salto del toro (o taurocatapsia) incorniciata da motivi decorativi geometrici. La scena è stata dipinta su stucco fresco, una tecnica simile all'affresco.

La pittura cretese è famosa per la riproduzione di scene di vita quotidiana o di animali, come ad esempio quella del celeberrimo affresco dei delfini ritrovato nei pressi del Megaron della Regina nelle stanze della regina, dove vi era tra l'altro una vasca per i bagni e altre stanze personali, dell'ipotetica regina del palazzo. 
Affresco dei delfini, Megaron della Regina palazzo di cnosso
Affresco dei delfini, Megaron della Regina
Il megaron del re si trovava più all'interno, e all'interno di esso si trovava la stanza delle doppie asce simboli della civiltà cretese e inoltre, accanto alla sala delle doppie asce vi era un'altra stanza adornata da sedie scudi. 

Vaso di terracotta del periodo Neopalatiale decora simboli delle divinità e rappresentazioni del cielo e della terra così come la doppia ascia, simbolo della civiltà cretese. Da Cnosso (Cnossos) Heraklion, Museo Archeologico di Creta
Vaso di terracotta del periodo Neopalatiale decora simboli delle divinità e rappresentazioni del cielo e della terra così come la doppia ascia, simbolo della civiltà cretese. Da Cnosso (Cnossos) Heraklion, Museo Archeologico di Creta

Certamente il palazzo è il cuore pulsante è il centro nevralgico di Cnosso tuttavia vale la pena ricordare e diversi altri luoghi e costruzioni ed affascinanti, scopriamoli insieme. 

La Villa Reale si trovava a nord est del Palazzo di Cnosso e la villa era composta da un vestibolo tipicamente minoico, ossia un sistema con delle aperture nelle quali esistevano varie porte in serie. Il megaron è qui visibile nella terrazza con le due colonne e doveva svolgere funzioni di rappresentanza e la villa pertanto era un po' considerata un palazzo in miniatura, con molti ambienti presenti anche nel palazzo, ma in proporzioni ovviamente più piccole.
L'area teatrale chiamata impropriamente così era composta da un piazzale con delle gradinate, punto di snodo cruciale tra l'ingresso nord e l'ingresso ovest del palazzo all'interno dell'area teatrale che era anche un punto di ritrovo, confluivano le processioni religiose che partivano dall'ingresso ovest. 
area teatro palazzo di cnosso
Il cosiddetto Teatro. L'ampia area lastricata, su più livelli e con bassi gradini ( cunei). Probabilmente vi si svolgevano rappresentazioni e, più propriamente, forse, rituali religiosi.
Photo: Silvana Matozza, Guido Bonacci
La casa sud si trovava nei pressi dell'ingresso sud ed era una costruzione davvero interessante, anch'essa come la Villa reale, dotata di pregevoli colonne e di un bagno lustrale, dove si facevano le abluzioni e di un sistema di canalizzazione delle acque in entrata in uscita, che mostra l'ingegnosità e il grado di sviluppo della civiltà minoica.

Il piccolo palazzo si trovava a ovest di Cnosso, lontano dal palazzo di Cnosso, ed è chiamato così per la forte somiglianza architettonica con il palazzo di Cnosso. Ricordiamo infine altri edifici significativi della città di Cnosso, il Caravanserraglio, una grande costruzione che probabilmente aveva funzioni ricettive, situato nei pressi del fiume, la casa Sud est, per la sua eleganza e raffinatezza. 

Ancora oggi, a distanza di millenni, cnosso e il suo palazzo conservano intatto un fascino incredibile e intramontabile nel tempo.

Fonti:
- Giorgio Cricco, Francesco Paolo Teodoro, Itinerario nell'arte, Dalla Preistoria a Giotto, Vol1, Bologna, Zanichelli, 2016, pag 42-48;
- didatticarte.it, 4a. Arte Minoica, http://www.didatticarte.it/storiadellarte/4a%20arte%20minoica.pdf
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